ECCO LA SPOSA DI RAY COONEY E JOHN CHAPMAN REGIA MASSIMO SANTANGELO

Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.

ECCO LA SPOSA DI RAY COONEY E JOHN CHAPMAN REGIA MASSIMO SANTANGELO

Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.

ECCO LA SPOSA DI RAY COONEY E JOHN CHAPMAN REGIA MASSIMO SANTANGELO

Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.

ECCO LA SPOSA DI RAY COONEY E JOHN CHAPMAN REGIA MASSIMO SANTANGELO

Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
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Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.

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La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
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La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
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VOX MUNDI / LA MUSICA DEI POPOLI

Mimmo Maglionico (Flauto, Ottavino, Clarone, Ciaramella, Voce) Roberto Trenca (Chitarra Classica, Cuatro Venezuelano, Ukulele, Charango, Bouzouki) Lorella Monti (Voce e Percussioni)   Martedì 22 Marzo alle 21.00 Teatro Le Salette […]

VITA A CANESTRO -TESTI E MUSICHE DI PATRIZIO CANNATA

Martedì 15 marzo 2022 alle 20,30, al Teatro le Salette, in Vicolo del Campanile, 14, andrà in scena ‘Vitaacanestro’, un’opera prima firmata da Patrizio Cannata. Attraverso il racconto di alcuni […]