The Memory of Water
The Rome Savoyards & Plays in Rome presentano The Memory of Water di Shelagh Stephenson Regia di Sandra Provost SPETTACOLO IN LINGUA INGLESE La memoria e la sua connessione con […]
The Rome Savoyards & Plays in Rome presentano The Memory of Water di Shelagh Stephenson Regia di Sandra Provost SPETTACOLO IN LINGUA INGLESE La memoria e la sua connessione con […]
La Notte della BEAT GENERATION
Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.
Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.
Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.
Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.
Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.
Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.
Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.
Londra-1960. Per la famiglia Westerby è il giorno del matrimonio di Judy, la casa è un turbinio scoppiettante di pizzi, colletti, fiori, bustini e sete costose. E mentre tutto procede inesorabilmente verso il Sì, il padre della sposa, pubblicitario ansioso e lievemente ipocondriaco, è vittima di uno scherzo intrigante, quanto imprevisto, della sua fantasia. Improvvisamente, e solo per i suoi occhi, Timothy Westerby vede apparire l’incarnazione esatta di ogni suo desiderio più recondito. Ne seguiranno una serie di rocambolesche iniziative da parte di una moglie trascurata, dei suoceri bizzarri e un socio svogliato e libertino, per gestire l’apparente follia del loro capo famiglia, soprattutto di fronte all’arrivo del temibile consuocero texano, deciso a trascinare la sposa in chiesa.
Tra balletti stile Charleston e audaci audizioni, riuscirà Judy ad arrivare all’altare?
La Compagnia Isigold rivede questo testo ambientandolo nei favolosi anni ’60. Ne conserva lo spirito trascinante e riadatta lo humor tipicamente inglese all’empatia travolgente della traduzione italiana. Per meglio rappresentare gli esilaranti giochi di parole di alcuni dialoghi, trasforma la nazionalità di uno dei personaggi e decide di sfruttare anche l’arma segreta: la voce da tenore del suo eclettico regista.
Il risultato è un’esplosione di divertimento e piacere che condurrà il pubblico fino al tanto atteso Sì.