Cosa è la magia? Un sogno? Qualcosa che viola le leggi della fisica? Un atto di fede? Questa domanda non ha una risposta perché la magia ha origine nella notte dei tempi e ha da sempre accompagnato l’uomo ispirandone fantasie e poesie. Dimenticando manipolazioni, colombe, grandi illusioni ci ritroveremo in uno spazio che convenzionalmente si potrà definire palco, ma che in realtà potrebbe benissimo essere un cenacolo, un salotto letterario tra amici dove non ci sono barriere mentali tra le persone che vi prenderanno parte. Gli spettatori verranno condotti per mano tra l’atemporalità e il sogno dall’ospite di casa, l’illusionista Andrea Boccia, che narrerà quelle storie che sono rimaste in disparte nei grandi libri, ma che hanno caratterizzato eventi e personaggi. Storie poetiche, surreali dove il tempo pare ruotare su se stesso come un ensō senza fine. Racconti di personaggi che nella loro vita hanno toccato il misterico in perenne equilibrio tra realtà e fantasia. Ma come possiamo sapere con certezza dove termina l’una ed inizia l’altra? Attraverso le storie e la magia in esse contenute potremo passare un’ora sulle soglie di un’altra realtà dove la bravura di Andrea avrà il compito di farci capire che la magia può essere nella vita di tutti giorni (magari anche in una semplice borsa da viaggio) e lo farà dal 18 al 22 novembre con lo spettacolo di illusionismo “Note di storie poco note” presso il Teatro le Salette di Roma che già per la sua collocazione (in un palazzo alle propaggini del Vaticano sotto il famoso Passetto) ci farà percepire la storia e la magia. (prenotazioni al 3933350729). Lo spettacolo prodotto da Alfonso Di Vito vede il contributo tecnico di David Peretti e Stefania Boccia e la regia di Luca Ramacciotti. (la grafica del manifesto è a cura di Benedetta Bonuccelli)