di Raimondo Morelli regia di Raimondo Morelli compagnia Dietro le quinte “Nessuno ha mai goduto di una fama così cattiva. Nerone fu un’anticipazione, un prototipo dell’anticristo. E’ stato sempre dipinto a tinte forti, soprattutto da scrittori come Svetonio e Tacito. L’industria cinematografica ne ha fatto scempio con film “pataccari”. In realtà, Nerone fu un grande statista, che usò il potere in senso democratico, governando in nome del popolo, contro le oligarchie opprimenti e sfruttatrici. Egli intendeva dirozzare i romani ed indirizzarli verso il modello ellenico, più civile e raffinato. Fu in grande anticipo sui suoi tempi, forse per questo non fu capito. Era esibizionista, narciso, psicolabile, schiacciato da una madre ambiziosa, autoritaria, e dall’enorme peso del più grande impero di sempre, che a soli 17 anni gli era stato scaricato sulle spalle, quando egli avrebbe voluto dedicarsi alle arti, essendo un creativo. Fu attore, auriga, cantante, musicista e poeta. Per ottenere il consenso popolare inaugurò la “politica spettacolo”. Nerone fu il primo vero “showman” della storia. Lo spettacolo vuole essere una farsa sul personaggio, su chi è capace di mettersi in discussione e, magari, ridere di se stesso. E’ un tributo alla comicità genuina e popolare, al teatro della parodia e della risata. E’ il teatro del cuore, della semplicità e dei sentimenti, che si fa sognando a bocca aperta e… a stomaco vuoto”.